Storia

cantinaQuando circa 60 (1957) anni fa Giovanni Battista Columbu giunse a Bosa per la prima volta su invito di un collega insegnante bosano con cui lavorava in Ogliastra, lui barbaricino DOC mai avrebbe potuto immaginare quanto quella visita (complice forse anche il carnevale locale che in quei giorni si celebrava) sarebbe stata determinante per il suo destino e anche per quello di un nobile vino quasi dimenticato.

E’ in fondo una storia d’amore, sia umano, in quanto di li a poco avrebbe conosciuto anche quella che poi sarebbe stata la sua compagna di vita e madre dei suoi figli, sia culturale per la scoperta di un vino che altro non era che liquida e dorata poesia!
In quella circostanza infatti nacque l’intento, insieme ad un gruppo di contadini e vignerons locali che ancora conservavano intatta la tradizione di un vino cosi particolare, di proteggere e preservare l’identità della malvasia di Bosa.

Questo portò nel 1972 all’iscrizione all’albo dei vini D.O.C. il vino malvasia di Bosa, tra i primi in Italia ad ottenere questa certificazione.
Nel frattempo, nel 1970, la famiglia acquisisce da un parente il vigneto di FRAUS nel territorio di Magomadas al quale nel 1980 si aggiungerà quello di CAMPEDA, agro di Bosa, ereditato da un altro parente già pioniere nell’imbottigliamento della malvasia sin dagli anni ’60.

Durante tutto questo periodo sono avvenuti cambiamenti entro i limiti della tradizione e della razionalità di una coltivazione ecocompatibile ed oggi l’azienda conta su circa 35.000 mq di superficie vitata divisa tra i due vigneti.
Nel 1992 esce sul mercato la prima bottiglia di Malvasia di Bosa G.B. Columbu riserva e nel 2003 si accosta alla tradizione un altro prodotto, l’Alvarega, sempre ottenuto da uve malvasia. Questa é una variante dolce rispetto alla classica che interpreta l’usanza ormai consolidata di consumare la malvasia anche nella fase “giovanile”.

Nel corso degli anni la cantina Columbu, nella persona di Battista, ricopre sempre più il ruolo di testimone del proprio territorio, partecipando con ruolo di protagonista al film “MONDOVINO”, pellicola cult per gli enofili, e ricevendo numerosi premi in concorsi enologici nazionali ed internazionali tra i più prestigiosi.

Oggi, dopo la scomparsa del fondatore nel 2012, l’azienda mantiene la gestione familiare originaria, dove tutti i ruoli sono principalmente svolti da membri della famiglia Columbu. L’attività prosegue nel segno di Giovanni Battista, che all’aspetto vitivinicolo ha sempre unito una valenza culturale ed identitaria di più ampio respiro. Ancora oggi la gestione mantiene l’equilibrio tra produzione e sostenibilità, dal campo sino alla bottiglia.